Così come gli attori, la regia, i costumi, e la scenografia, la musica è un elemento importante di un’opera teatrale. È l’elemento dell’opera teatrale che non si vede, ma che comunque si percepisce senza rendersene conto.
La musica è un linguaggio universale e quando si parla di musiche di scena, ci si riferisce all’insieme di brani musicali di un spettacolo teatrale che permettono di dare vita emotivamente all’opera e trasmettere forte emozioni al pubblico.
Nel teatro, bisogna distinguere due funzioni per la musica:
- la musica che si integra strettamente con la recitazione, come nel caso di musical, operetta, opera lirica, e balletto;
- la musica composta per la scena (propriamente detta “musica di scena”) che si sovrappone alla recitazione facendone da sottofondo, interviene sulla scena senza interferire nella vicenda, fa da colonna sonora alla recitazione ed è usata per sottolineare la situazione drammatica, per esprimere le emozioni più profonde, come intervallo tra una scena e l’altra.
LA STORIA DELLA MUSICA DI SCENA
La musica è sempre stata presente nelle opere teatrali, fin dalla nascita stessa del teatro. Nell’antica Grecia, odi furono create per essere cantate e danzate nelle tragedie e nelle commedie. Anche nell’antica Roma, la musica aveva un ruolo fondamentale, soprattutto nella pantomima, un tipo di musical in cui un singolo attore mimava più personaggi al suono di un’orchestra, accompagnato da un coro ed un cantante che narrava la vicenda. Purtroppo della musica di scena dell’antica Grecia e dell’antica Roma non è rimasto quasi più nulla, solo qualche frammento.
I primi significativi casi di vera e propria musica di scena si trovano in rappresentazioni teatrali del Basso Medioevo e del primo Rinascimento, soprattutto in ambiente toscano. Nel 1500, si comincia ad affermare il ruolo del compositore e cominciano a crearsi accompagnamenti musicali sempre più ricchi per gli spettacoli rappresentati nelle diverse corti.
Con l’affermarsi del teatro elisabettiano, in Inghilterra si registra un uso della musica molto intenso e la musica fu spesso prevista dall’autore stesso dell’opera e specificata nelle didascalie. La diffusione della musica a teatro fu soprattutto aiutata dalla diffusione del masque, una forma di rappresentazione teatrale di corte che coinvolge musica e danza, canto e recitazione.
In Inghilterra, il più grande rappresentante di compositori di musica di scena è Henry Purcell, mentre in Francia ebbe grande importanza Jean Baptiste Lully, collaboratore di Molière e musicista di corte di Luigi XIV. Jean Baptiste Lully si ricorda per aver arricchito le rappresentazioni teatrali di interventi danzati, portando alla nascita di un vero e proprio genere teatrale, la “comédie-ballet”.
Nei secoli successivi, molti musicisti si dedicarono alla musica di scena, tra cui Franz Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Franz Schubert, Georges Bizet, Paul Dessau.
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